A inizio settembre 2018 ho vissuto un’esperienza molto bella e attesa da tempo. Ho cenato con Giovanna (e già questo è un privilegio, credetemi) nella splendida cornice dell’isola di Capri al ristorante del JK Place, il JKitchen, dove a dirigere l’orchestra, o meglio, a dirigere la brigata quasi fosse una compagnia teatrale, a suon di “Su il sipario”, è il talentuoso chef Eduardo Estatico.
Inutile prodigarmi a decantare le lodi di uno chef dal cuore grande e, nota ulteriormente positiva, incredibilmente attaccato alla sua terra, Napoli, e alle tradizioni della cucina partenopea. I suoi piatti, il suo stile, parlano da soli.
Una delle portate assaggiate al JKitchen è stato il Crocchè di Genovese. Un piatto storico dello chef che era un chiodo fisso per me già prima di poterlo assaggiare.
Così rientrata a casa, ancora inebriata dalla magia dell’isola blu, ho rivisitato il crocchè alla mia maniera e il risultato mi è piaciuto molto.
Ovviamente l’originale Crocchè di Genovese, made in Estatico, è differente e inimitabile. Se lo volete assaggiare non vi resta che regalarvi una passeggiata nell’isola blu e una suggestiva cena al JKitchen coccolati dallo staff e dallo chef.
Per la ricetta dell’impasto crocchè mi sono affidata alla bravissima Antonia, la genovese, invece, la trovate cliccando qui.
Io li trovo perfetti, mi fanno una gola esagerata. Sono certa che lo chef Estatico sarebbe orgoglioso della tua esecuzione.
Grazie! Grazie davvero!
Esecuzione perfetta, presentazione di gran classe e immagino un gusto divino.