Che a me i carciofi piacciano anche dipinti sul muro questo è cosa risaputa.

Sono note le mie enormi concessioni sotto il ricatto delle “carcioffole ‘ndurate e fritte” di mammà.

E come non decantare la poesia del risotto ai carciofi? Del carciofo imbottito e cotto in forno, oppure alla parmigiana, ma anche crudo, sottilissimo, all’insalata o semplice “arrecanato” in padella.

E delle “carcioffole arrustute”sulla carbonella vogliamo parlarne? Che ancora ricordo il primo pranzo tenuto a casa mia, ancora in ristrutturazione, con i miei amici Giorgio e Dora. Uno scaletto dei muratori come tavolino, senza sedie, quindi in piedi, e sullo scaletto un vassoio di succulenti, caldissimi carciofi arrostiti sui carboni  che abbiamo mangiato rigorosamente con le mani con indecenti mugolii di soddisfazione…..fu un bellissimo, fugace, divertente, pranzo dove c’era tutto. Amici e carciofi!

Insomma, elogio al carciofo. Elogio anche al carciofo sott’olio, protagonista di questo post, che non solo è buonissimo ma ci risolve il problema del contorno nelle sere in cui ci assale la pigrizia e il massimo che riusciamo a fare è adagiare due fette di petto di pollo sulla piastra.

Questa è la ricetta di famiglia, la ricetta di mia madre.