L’unica montagna che tutti possono scalare.

L’unica montagna la cui scalata non ha bisogno di allenamento, se non quello delle ganasce.

L’unica montagna di cui ha paura solo la bilancia.

La montagna dei sogni, dove il rischio delle calorie è definitivamente abbattuto dalla prospettiva goduriosa delle varie consistenze che si incontreranno.

Il Mont Blanc.

Ne ho assaggiati tanti, la mia verticale, pardon, la mia scalata, è stata lunga e perigliosa. Il Mont Blanc di cui vi parlo oggi è la mia combinazione preferita. L’equilibrio perfetto, per dirla alla Nanni Moretti che ne decantava la bontà nel film Bianca.

Lei non faccia il tunnel!
-Cosa?
-Lei mi sta scavando sotto, mi toglie la panna, la castagna da sola sopra non ha senso. Il Mont Blanc non è come un cannolo alla siciliana che c’è tutto dentro, è come uno zaino: lei se lo porta appresso per un mese e sta sicuro. Il Mont Blanc si regge su un equilibrio delicato, non è come la Sachertorte…
-Cosa?
-La Sachertorte!
-Cos’è?
-Cioè lei, praticamente, non ha mai assaggiato la Sachertorte?
-No.
-Va be’ continuiamo così, facciamoci del male!

Equilibrio perfetto. Panna rigorosamente non zuccherata, friabile meringa e crema di marroni e niente cacao. Se poi ci voleste aggiungere qualche pezzetto di marron glacée e qualche violetta candita, raggiungereste la vetta del piacere!